Lo stato e il futuro della fotografia analogica: riflessioni di Gerardo Bonomo - Il video è una diretta di Gerardo Bonomo sul mondo della fotografia analogica, in particolare sullo stato presente e sulle ipotesi future. Bonomo parla della riproposizione della Leica M6 da parte dell'azienda tedesca, della produzione di fotocamere per il grande formato e del rilancio della linea di treppiedi della Manfrotto. Inoltre, Bonomo ha visitato l'impianto di Ferrania a Cairo Montenotte, dove ha visto la preparazione della pellicola P30 e dell'emulsione ortocromatica. Parlando del mercato dell'usato, Bonomo consiglia di stare alla larga da alcune macchine degli anni '80, come la Nikon F-601, che sono completamente asservite alla batteria e difficili da riparare. Infine, Bonomo riflette sul concetto di "avere" e "essere" nel mondo della fotografia, sottolineando come gli strumenti fotografici siano più di semplici oggetti e richiedano una certa passione e competenza per essere utilizzati al meglio.
Dal canale Youtube gerardo bonomo.
Gerardo Bonomo, fotografo analogico, ha tenuto una diretta sul suo canale YouTube per parlare dello stato attuale della fotografia analogica. Ha iniziato con un momento di raccoglimento per le vittime dell'ultima calamità naturale che ha colpito l'Emilia Romagna. Successivamente, ha elencato le aziende italiane che si occupano ancora di fotocamere e pellicole analogiche, come Laica, Gibellini, Manfrotto, Ferrania e Bellini. Ha anche notato un aumento di giovani appassionati che si avvicinano all'analogico e alcuni che abbandonano il digitale per concentrarsi solo sull'analogico.
Inoltre, Gerardo ha sottolineato l'importanza della manutenzione delle fotocamere analogiche, non solo quando si rompono ma anche per una corretta pulizia e taratura dell'otturatore e del telemetro. Ha anche citato alcuni riparatori di fotocamere analogiche in Italia come Sandro Presta, Amedeo Meletti e Marco Compagnoni.
Gerardo ha anche menzionato la riedizione della Laica M6 da parte dell'azienda stessa e la produzione di pellicole analogiche come la Ferrania P30 e la Ferrania ortocromatica. Ha anche notato che la produzione di ingranditori e altri hardware analogici è ancora in corso.
Infine, Gerardo ha invitato i suoi spettatori a partecipare alla discussione sullo stato attuale e futuro della fotografia analogica, sia in bianco e nero che a colori. Ha incoraggiato gli appassionati a continuare a scattare in analogico e ad approfondire la loro conoscenza su questo mondo affascinante.
In questo video, l'esperto di fotografia analogica parla dei prezzi delle pellicole fotografiche, sia in bianco e nero che a colori. Nel caso delle pellicole a colori, i prezzi sono aumentati notevolmente e molte aziende hanno smesso di produrle direttamente in modalità wet, ovvero stampandole su carta fotografica autentica, preferendo invece scansionarle e stamparle con plotter o sorgenti in jet. Tuttavia, le pellicole fotografiche in bianco e nero hanno subito anch'esse un aumento di prezzo, soprattutto quelle prodotte da aziende estere che devono fare i conti con i dazi doganali.
Il problema del backing paper, ovvero l'osmotizzazione dell'inchiostro dalla carta di protezione della pellicola, è stato risolto da molte aziende che ora utilizzano una carta e un sistema di inchiostrazione che annulla completamente il problema. Tuttavia, ci sono ancora in giro lotti di pellicole che possono essere afflitti dal problema, quindi l'esperto consiglia di testare il primo rullo di pellicola per accertarsi che non ci sia il problema del backing paper e, in caso contrario, di evitare di acquistare quel lotto.
L'esperto consiglia di stare alla larga da alcune fotocamere analogiche, soprattutto quelle degli anni '80 che funzionano solo con batterie elettroniche e che, se si rompono, sono difficili da riparare. Tuttavia, molte fotocamere autofocus degli anni '90 e 2000 possono essere acquistate a prezzi molto convenienti, soprattutto se si cerca solo il corpo macchina senza obiettivi. Anche se non hanno la stessa qualità delle fotocamere manuali, possono comunque essere una buona opzione per chi vuole avvicinarsi alla fotografia analogica senza spendere troppo.
Infine, l'esperto sottolinea la differenza tra avere e essere, ovvero tra chi ha bisogno di avere oggetti costosi per sentirsi appagato e chi invece non ha bisogno di avere tante cose per essere felice. La fotografia analogica, con le sue macchine e le sue pellicole, può essere vista come un mezzo per raggiungere l'essere, ovvero per godere del processo creativo e dell'esperienza di scattare foto, piuttosto che per avere oggetti costosi e di valore.